Atto II

Dopo la disfàtta il bravo apolloniano si sedette al tavolo piano (piano) la sconfitta subìta non gli impediva di mercanteggiare e la bocca apriva. [verse 1] Propose un affare alla Cricca più che occasione parea ripicca: il macellaio sembrava avere notizia fruttevole in cantiere Senza esitazione la banda andava da Filippone e nu pollu accattava che con la faccia godereccia mostrava la punta di una freccia [chorus] Tra sfogliatelle e schiaffoveggenze brodaglie in faccia e altre indecenze La Cricca della Merda era affermata nessuno birro l'avrebbe acclamata [verse 2] Preoccupazione e turbamento alla vista di quella scoperta che di altri tempi era armamento ma dall'origine ormai incerta Egli la trovò nella carne di cervo sopra lo muscolo, sotto lo nervo la carcassa gli era stata portata da Drusanta, l'umana dotata Sulla donna nulla più volle dire e ci invitò con garbo ad uscire Così cercammo altre informazioni sulla megera e sulle sue intenzioni [chorus] Tra sfogliatelle e schiaffoveggenze brodaglie in faccia e altre indecenze La Cricca della Merda era affermata nessuno birro l'avrebbe acclamata [verse 3] Mentre lo vecchio erborista tritava lo ceppo di genziana diceva: qui lontano non dista parlate con la panettiera, Verana. [outro] [soft piano fade out] [end]