Lyrics
La terra si muove, pizzica qualcosa
dentro
le mura di fortezza sono vento
allegrie estreme e implacabili
labili fantasie di diari estranei
e pensieri marinai solitari e fragili.
Il respiro è in affanno e si spezza come sabbia,
gabbia.
Verità segrete, rabbia e uragani
la terra si innonda tra le mie mani.
È un furto di fantasie irrequiete
che cadono a terra come comete.
È indulgente l’anima che ti attraversa,
violenta, segreta, ritrovata è persa.
Cristalli di fulmini vicino al mare
riflettono sguardi di storie fatte di sale.
È poesia l’aria che respiri in un suono,
nel temporale, nelle frequenze di un tuono.
Ho perso il gioco del silenzio che riempie,
la leggerezza di una foglia che non sente.
È la matematica delle ragioni,
equazioni di sogni e di visioni.
È bello anche averli quei limiti ma fanno male come spilli, perchè strilli dentro i brividi? Dici che è così che va?
È correre al mattino con il sole che brucia,
è furia di arrivare lì che poi non si sa dove
e qui piove che quasi grandina il fuoco
è bello quando si sa che il limite è un gioco.
Pizzica che fa quasi male, è la paura di finire senza cominciare, quel riflesso che sussurra nella neve che scompare a primavera, in un tramonto lontano sui binari di una
(ritornello)
Verità segrete, rabbia e uragani
la terra si innonda tra le mie mani.
È un furto di fantasie irrequiete
che cadono a terra come comete.
È indulgente l’anima che ti attraversa,
violenta, segreta, ritrovata è persa.
(Strofa 2)
Cristalli di fulmini vicino al mare
riflettono sguardi di storie fatte di sale.
È poesia l’aria che respiri in un suono,
nel temporale, nelle frequenze di un tuono.
Ho perso il gioco del silenzio che riempie,
la leggerezza di una foglia che non sente.
(ritornello)
(Strofa 3)
È la matematica delle ragioni,
equazioni di sogni e di visioni.
È bello anche averli quei limiti ma fanno male come spilli, perchè strilli dentro i brividi? Dici che è così che va?
(Ritornello)
(strofa 4)
È correre al mattino con il sole che brucia,
è furia di arrivare lì che poi non si sa dove
e qui piove che quasi grandina il fuoco
è bello quando si sa che il limite è un gioco.
di fantasie irrequiete
che cadono a terra come comete.
È indulgente l’anima che ti attraversa,
violenta, segreta, ritrovata è persa.
(Strofa 2)
Cristalli di fulmini vicino al mare
riflettono sguardi di storie fatte di sale.
È poesia l’aria che respiri in un suono,
nel temporale, nelle frequenze di un tuono.
Ho perso il gioco del silenzio che riempie,
la leggerezza di una foglia che non sente.
(ritornello)
(Strofa 3)
È la matematica delle ragioni,
equazioni di sogni e di visioni.
È bello anche averli quei limiti ma fanno male come spilli, perchè strilli dentro i brividi? Dici che è così che va?
(Ritornello)
(strofa 4)
È correre al mattino con il sole che brucia,
è furia di arrivare lì che poi non si sa dove
e qui piove che quasi grandina il fuoco
è bello quando si sa che il limite è un gioco.
matematica delle ragioni,
equazioni di sogni e di visioni.
È bello anche averli quei limiti ma fanno male come spilli, perchè strilli dentro i brividi? Dici che è così che va?
È correre al mattino con il sole che brucia,
è furia di arrivare lì che poi non si sa dove
e qui piove che quasi grandina il fuoco
è bello quando si sa che il limite è un gioco.
si sa che il limite è un gioco
è un gioco.
è un gioco
è un gioco.